“Bendandi non poteva fare previsioni così a lungo termine!”
E chi sarebbe a deciderlo? se anche non si fosse appena affermato il contrario, citando dei “documenti relativi al 2011” (e 2012, ben visibili in questo video) basterebbe ragionare, per capire che il genere di previsioni configurate dal Bendandi non risentiva di termini di tempo, non essendo dipendente da cause endogene della sfera planetaria - da monitorare in tempo reale - ma erano basate sul movimento degli astri nel sistema solare e conseguenti effetti gravitazionali, mareali etc.. Ciò gli consentì infatti di verificare le sue teorie sugli eventi accumulatisi nei millenni trascorsi, di cui si conoscono esito e parametri, avvalorando quelle che poteva inoltrare per i secoli o millenni a venire. Il principio è identico a quello che regola il moto dei corpi celesti trascritto sulle le effemeridi: sono solo equazioni, che forniscono coordinate precise per ogni momento dato e non risentono di diversificazione tra passato e futuro (vedi infatti l´aggiornamento del 25/04/11).
Preoccupa allora l´insistenza con la quale si ribadiscono concetti che esulano dalla propria competenza (se di competenza si può parlare). Un´associazione a sfondo turistico-culturale, provvista di un serio mandato, si limiterebbe ad affermare che tra gli incartamenti in loro possesso non vi è traccia di tali previsioni; e basta.
Non vi è autorità, né il diritto di definire infondate, ancor meno destituire con tale perniciosa ambiguità "Le notizie su un presunto terremoto", tutt´al più: "L´esistenza di una previsione su un determinato terremoto". Così com´è, verrebbe da credere che la previsione vi sia stata, che sia nota (vedi sopra) e che si cerchi di deprogrammarla.
È adatto il termine “destituito” ad una teoria di cui si nega l´esistenza? o non sarà piuttosto motivato dal bisogno di negarne la validità intrinseca?
Sono due cose ben distinte, ma il pubblico, e con esso la storia, non noterà questa sottigliezza e si spera di giungere all´11 Maggio nell´oblio di queste pericolose teorie, con cristiana rassegnazione degli eventuali superstiti.
Per meglio focalizzare il problema infatti, occorre rifarsi ai tempi in cui si è presentato: a quell´epoca non esisteva la Internet con i suoi blog!
Un uomo uscito dal nulla con le sue dichiarazioni esplosive, stava tout court mettendo in seria crisi un´intera nazione. Se all´inizio ha provocato sorpresa, meraviglia ed ammirazione, subito dopo ha shoccato, minacciando involontariamente di destabilizzare l´ordine pubblico in quanto a sicurezza e possibilità di prevenzione: quale posizione poteva assumere il Governo del paese, a fronte di previsioni di tale portata da compromettere la sua capitale, la città eterna con i suoi abitanti e tanto di contenuti? una provocazione insostenibile, che subito dopo i primi entusiasmi, ha indotto ad oscurare la scena, intimando il silenzio allo scopritore, diffidandolo e predisponendo fin dove possibile una campagna diffamatoria (che trovava facile terreno nell´ostilità di molti addetti ai lavori, da lui surclassati); come se il colpevole del sisma fosse chi lo scopriva per tempo!
E sarebbe bastata a trascinare tutto in un silenzio di tomba… se non avesse fatto i conti senza l´oste, ossia la rete! ma ormai il gioco è così fatto e non lo si può riadattare alle nuove regole massmediatiche. Non rimane che aumentare la confusione al più non posso, con ogni sorta di affermazioni inconsulte, che mescolano vero e falso nello stesso calderone.
Istituita una sorta di “pro loco” con il compito di custodirne le opere, si ricostruisce la sua storia come si può, senza rinunciare all´italico genio, ma neppure al bisogno di screditarlo agli occhi di tutti e intanto si elimina ogni traccia del libro da lui pubblicato a sue spese, per il bene della scienza. Perché e ad opera di chi? non è stato bruciato come il resto, è stato pubblicato, quindi deve esistere, e non può essere scomparso da solo. Il fatto stesso che sia divenuto irreperibile denuncia un preciso intervento e disegno.
Rimane infatti solo qualche stanzetta-museo, una bancarella che rende qualche utile, con informazioni ormai datate e rese inservibili a scopi futuribili, dalla solerte diffamazione e dalla guardia dei suoi custodi.
«Bendandi aveva deciso di bruciare i suoi manoscritti - esasperato ed amareggiato (n.d.A.) -, ma poi ha avuto un ripensamento. E proprio alcuni dei documenti con le sue previsioni per il 2011 erano stati prima gettati nel fuoco e poi salvati (ma se ha appena detto che “non poteva fare previsioni così a lungo termine”!). Non si sa chi lo ha fatto, ma la persona si è pentita del suo gesto e quei documenti sono quindi giunti fino a noi. Nelle carte di Bendandi relative al 2011 sono contenuti numeri e considerazioni, sempre in forma numerica».
Intanto non si sa chi lo ha fatto! ma in tal caso, come si può sostenere il pentimento della persona? poi non è dato sapere cosa sia stato bruciato e cosa no, ma solo ed in parte quel che è stato recuperato! “considerazioni, sempre in forma numerica”?
vi è di nuovo stridore in questi enunciati;
e perché allora l´incartamento non viene pubblicato integralmente? stiamo assistendo ad una telenovela, ad un talk show, o discutendo le sorti sismiche di una città (e i diritti ad avanzare di una scienza immeritevole)?
Comunque sia andata, i soli dati certi sono che non si sa niente, non si vuole far sapere niente, né cosa sia rimasto veramente né soprattutto come sia trapelata notizia riguardo a Roma e all´11 Maggio. Eppure le notizie con dei numeri chiari non si autogenerano, neppure sulla rete. Avete mai veduto quelle carte con i numeri ? o solo riproduzioni di copertine di libri e documenti?
Il problema che si pone, in caso si manifesti un siffatto evento, si sposta addirittura da un piano di emergenza territoriale a quello di responsabilità storica e sociale, derivante dall´occultamento di conoscenze di tale importanza, con tutte le conseguenze implicite. Atteggiamenti come quelli che la lettera attesta, non inducono certo ad una visione serena e fiduciosa dello svolgersi di certi fatti.
(il testo che segue in grigio è un aggiornamento a posteriori, come si vede dalle date; può comportare ripetizioni, che tuttavia confermano lo storico in rosso.)Tanto è vero che, al centro dell´irresponsabile ma redditizio gadget del “far dormire a tutti i romani dei sonni tranquilli”, in cambio di numerose visite al sacrario e non poche interviste a pagamento, dato l´immancabile aumento di notorietà e di domande e di pressioni, la presidentessa si lascia sfuggire l´ultima e più compromettente delle dichiarazioni, significativa della follia incosciente che alimenta la campagna della bufala:
Aggiungo anche sta cosa presa dal gruppo dell’osservatorio bendandi Vito Maenza: posso chiedergli un favore? puo scriverci tutte le date scritte sui documenti di bendandi?? la ringrazio
Ieri alle ore 14.35 Paola Pescerelli Lagorio: no quello non è possibile perchè devono ancora essere interpretate completamente
11 ore fa http://www.facebook.com/group.php?gid=120083748024366&v=wall QUINDI LE DATE CI SONO!!!
I successivi commenti presso il forum parlano da soli, chiaro e forte!
Del resto il processo è semplice, non c´è che da riflettere:
che male c´è se alcuni decidono quel giorno per un pic-nic in mezzo ad un parco?
basterebbe lasciarli fare, per poi far notare che “ecco, avete visto? non è successo niente!”; non c´è bisogno (né diritto) di deridere o schernire chi ha inteso mettersi al riparo da una possibile minaccia, visto che le scosse non mancano e “del senno di poi…”.
Questo ci si aspetta. da una scienza che si dichiara impotente a prevedere, ma anche a negare che qualcosa possa davvero verificarsi.
Invece no! vogliono cambiarti le idee in testa prima che succeda! così, nel caso, nessuno potrà lamentarsi.
Oggi però, per volontà della nazione - anche se non per grazia di Dio - funziona così: si può dire qualsiasi bestialità, senza che nessuno se ne dia per inteso; tanto poi basta strillare alla bufala ai quattro venti, con l´appoggio di qualche decina di blog a caccia di visite… ed è tutto sistemato!
Ma le sorprese non sono finite! appaiono le dichiarazioni sulle previsioni di Raffaele Bendandi, rese da Giampaolo Giuliani durante un incontro negli studi di RMT Radio.
…tutti fanno riferimento al terremoto previsto a Roma l'11 Maggio, ma posso dirvi che già nella data c'è un errore. Chi ha tirato fuori questa previsione ha commesso uno sbaglio enorme sulla valutazione della data. Nessuno del team di Bendandi si era accorto che la data non è 11 Maggio, ma un'altradata che però non posso dire…
Misteri che coprono altri misteri... chi ha “tirato fuori” ed ha sbagliato che cosa?
Per cominciare (si fa per dire) occorre inquadrare attentamente la frase evidenziata, perché denuncia troppe cose che non dovrebbero sussistere.
È chiaro che al “team di Bendandi” è apparso un dato (non solo una data; e questo quanto tempo fa??) che sembrava l´11 Maggio; esattamente ciò di cui si è nega l'esistenza con tanto di megafono, ridicolizzando in tutti i modi possibili la notizia e chi -di conseguenza- se ne preoccupa, presso almeno 250 siti web e programmi TV.
Un dato che soltanto oggi è considerato come frainteso, perciò scritto, acquisito e classificato, che verosimilmente ha potuto apparire a tutti - a quanto pare più di una persona - come l'11 maggio !
Annunciare nessuno … si era accorto che… equivale a rilasciare l´attestato di tutto ciò; il che rende ancora meno credibile, per non dire più sospetta, qualunque dichiarazione a seguire.
Lo conferma pubblicamente il Giuliani, ottimo ricercatore, ma che dal suo metodo di rilevamento del tutto locale e fisiologico a breve termine (24 ore) si mette a studiare quello previsionale di Bendandi, del tutto diverso: hanno in comune solo l´oggetto; ma si può improvvisare la competenza in poche settimane ? è come se un dermatologo di colpo si mettesse a sentenziare sulla sindrome di Parkinson.
Ma al di sopra di tutto, una data che non può dire; il "non poter rivelare", in un frangente ormai paradossale e di tale pubblico interesse è già un enorme illecito (da parte di tutti coloro che se ne rendono complici, qualunque sia stato il loro livello interpretativo, proprio perché privi della necessaria competenza nell´evincere un pericolo vitale per la popolazione).
A parte l´affidabilità di una eventuale re-interpretazione, si ricadrebbe nel reato stesso di “mancato allarme”; un rovesciamento a dir poco curioso per il nostro; ma resta il fatto che nessuno ha diritto di segregare informazioni del genere - che poi la scienza lamenterà di non aver potuto esaminare - soprattutto se scoperte in seno a documenti prodotti da un predecessore, unico VERO esperto ora scomparso! la gente ha diritto di scegliere (e non dico “di che morte morire”).
In una pagina dello stesso sito dedicata a “Bendandi, Maja e l' Armageddon mediatico” si attribuisce “anche” alla Lagorio un´altra dichiarazione ambigua e priva di senso:
Troppe le variabili insomma per poter far predire a Bendandi il terremoto nel Lazio senza alcun appunto scritto realmente da quest'ultimo. Insomma è come la data 21/12/2012 un'altra invenzione mediatica per alimentare la sindrome da Armageddon. E' assurda per il semplice motivo che…
ma, notare bene, lo si fa dire ad altri - che però non sono presenti e dunque non hanno detto niente - sempre con parole ambigue e nessuna firma! e, già che ci siamo, si destituisce a pieno titolo anche la profezia dei Maya, privando anche loro di ogni diritto; il che dimostra da che parte stia la vera, insostenibile leggerezza dell´essere. Dopo qualche migliaio di anni di cultura Maya, arriva la bendandiana e butta tutto all´aria con la battuta della bufala (vedremo poi da dove ha preso l´altra, quella del “destituire”), solo perché le serve a rafforzare un suo concetto già malamente espresso! forse cavalcare l´onda fa girare la testa.
Quanto al "semplice allineamento planetario, stuzzica sì la fantasia di molti" ma stuzzica anche le placche tettoniche e non occorre tirare in ballo l´apocalisse per adombrare un terremoto! si evince in queste espressioni un´abilità nel confondere, decisamente superiore all´autocritica; tipico di chi ne sa meno di quel che deve apparire.
Ma tornando a noi, che stiamo a terra: "Troppe le variabili …" ed il "far predire a Bendandi il terremoto" sono due concetti asincroni, che fanno a pugni.
Se B. non ha lasciato appunti scritti a riguardo, allora a cosa si riferiscono le troppe variabili? e perché “far predire”? ogni parola tradisce un gioco in mala fede, dove si mescolano le carte alla rinfusa sull´onda dell´improvvisazione, senza rispetto per il comune buon senso e, nella specie, per le vite altrui.
Un senso compiuto, coerente e ben preciso infatti detta espressione “per poter far predire a Bendandi …” ce l´avrebbe, qualora esistesse un preciso riferimento all´11 Maggio 2011 tra le annotazioni autografe, magari frammisto ad altri.
Non si sarà in grado di validarlo, ma in tale caso la Presidentessa è tenuta, in virtù dell´incarico di custode dell´eredità bendandiana - che comunque non le appartiene a titolo personale ma è patrimonio dell´Umanità - nonché della responsabilità derivante da tale possesso, a notificarlo pubblicamente alle autorità ed al consesso scientifico, che possano prenderne atto e prender posizione nei limiti del possibile, finché si è in tempo, e perché no? con una lettera aperta al Presidente della Repubblica. O forse le lettere aperte servono solo a pararsi il culo?
Che se poi si appurasse finalmente che non è vero niente di tutto ciò, simili enunciati da parte degli unici addetti non farebbero che additare agli occhi di tutti la sola fonte probabile di questa montatura; guardacaso coloro ai quali oggi rende qualcosa.
I blog infatti potranno anche copiarsi testi ed interviste l´un l´altro, ma non inventano certo le notizie con delle date significative.
Dubito molto che una previsione fantasma improvvisata da terze parti avrebbe avuto la forza di radicare con tanta persistenza, invadendo persino i settori ufficiali in oggetto, prima ancora di dilagare sulla rete.
Beh, non c´è da meravigliarsi se il mondo è sull´orlo del collasso!
Ma da dietro a questa stanzetta dei bottoni qualcuno delibera, tanto Bendandi non c'è più.
La “prossima puntata”(agg. 8/04/11)
Il 6 Aprile 2011 viene pubblicata in video un'intervista a Giuliani, nella quale egli “chiarisce la questione” della fantomatica profezia.
La “data di Bendandi” esiste ed è riconosciuta come 10 GIUGNO 2011; inoltre Giuliani dichiara espressamente che per questo caso B. avrebbe lasciato anche un'indicazione specifica dell'epicentro: centro Italia, con definite latitudine e longitudine.
Ciò conferma nuovamente la presenza di un dato reale, se non una precisa data, negato da mesi e fino al giorno prima, dati i termini di prevedibilità attribuiti al Bendandi, dunque trattenuto e manipolato da questo salotto di privilegiati che non sono in grado di interpretarlo correttamente, prendendosi gioco dell'intera comunità e magari con suo serio pericolo; contemporaneamente e da un'altra angolazione si continua a sbandierare nientemeno che una campagna di sorpresa, per quella che può essere stata l'origine di questa “bufala”! Tanto il pubblico è tutto ritardato; ma è d´uopo mantenere la calma. Se la misura è colma, è l´incoscienza il velo liquido di un siffatto contenuto e non le impedirà di tracimare.
La data di nuova ideazione - a questo punto non si menziona più la re-interpretazione, ma uno scritto inequivocabile - ha una curiosa caratteristica: giorno e mese: 10/06 corrispondono all'11/05 ±1 unità; un dettaglio che può lasciar supporre un possibile errore, oggi o domani…
Così, anche questa data dà 11 come somma numerica.
L'assetto planetario di quel giorno mostra uno scarso allineamento Venere-Marte (e dai testi divulgati non risulta che di Marte Bendandi tenesse gran conto, ma presto potrò appurarlo meglio). Astrologicamente potrebbero verificarsi estremi tali da giustificare timori in particolare intorno alle ore 7:40 (sulle coordinate terrestri fornite nell'intervista), ma a mio avviso più aleatòri di quelli dell'11 Maggio.
In ogni caso, qualunque cosa accada o non accada l'11 Maggio, più che risollevati saremo stati preparati per un nuovo incubo.
Qualcosa “si muove”? (agg. 13/04/11)
Si direbbe che qualcuno si stia mettendo una mano sul cuore… e si cominci a diradare una discreta nuvolaglia di concetti e frenesie, benché ben lontani da una chiarezza che probabilmente non potrà più esserci per lungo tempo.
Si noti, dall´Archivio storico de La Stampa:
«… le previsioni a lunga scadenza di terremoti o alluvioni straordinarie o maree eccezionali, si trovano ora, scritte di suo pugno, in numerosi plichi sigillati depositati dallo stesso Bendandi, a partire dagli Anni Quaranta, presso le accademie dei Lincei e Vaticana da non aprirsi fino a un certo tempo dopo la sua morte.» Eccovi l'ultima intervista a Giuliani il quale, con malcelato imbarazzo - e possiamo ben capirlo! - e non senza qualche nuova contraddizione, non si esime dal lasciar trapelare che qualcosa c'è, che può giustificare tutto questo marasma.
Evidentemente un senso innato di corresponsabilità pervade anche coloro che non hanno altra scelta che negare, consapevoli che Bendandi non ha mai scherzato e perciò, quali che possano essere le reazioni emotive delle persone ed il possibile scompiglio che deriva da una tale situazione, la prudenza ha la priorità assoluta e manifesta.
Il pericolo di qualche assenza dall'Urbe non è certo paragonabile a quello di una così brutta sorpresa; tranne magari ritrovarla intatta al rientro a casa; ma è catastrofismo anche questo? lo stiamo vedendo tutti che i terremoti non mancano.
Allora mettiamola così: piuttosto che perdersi a discutere di bufale e leggende metropolitane, facile esca giornalistica che nessuno potrà mai certificare realmente, pensa alla soddisfazione che verrebbe dall'avere scansato sul nascere un eventuale nemico di questa portata, mettendosi al riparo !
Non sembra però “muoversi” tanto bene! (agg. 15/04/11)
Questa è l'ultima del 15 Aprile.
Mi sono persino stancato di seguirle: dal tenore delle ultime uscite si direbbe che i terremoti si decidano nei blog; ma da che qualcuno mi legge, tengo mantenere il quadro aggiornato.
Si conferma la sostituzione del fatidico 11 Maggio con la data del 10 Giugno, che non è poi tanto più avanti e, nonostante che si sottolinei un terremoto in arrivo (presunto si spera, ma questa volta previsto per iscritto) l'unico esperto che si pronuncia non può accedere ai carteggi lasciati dal Bendandi prima di quindici giorni, perché questi “sono in mano di altri esperti” (che non dicono niente).
Evidentemente le fotocopie sono troppo impegnative per un caso così banale; comunque non c'è di che preoccuparsi… tanto l'11 del mese prossimo è smentito e quindi che fretta c'è?! Intanto si è fatto salvo l'afflusso previsto a Roma e al Vaticano, per la beatificazione di papa Wojtyla, poi si vedrà. Resta solo da chiedersi se chi veicola notizie come queste si rende conto del loro vero contenuto:
“E' palese che si voglia tranquillizzare gli animi degli abitanti di Roma,che col passare dei giorni,presi dal dubbio,iniziano ad organizzare pic-nic e gite fuori porta,per la data dell'11 maggio.”
Beh, la risposta è certamente no! (agg. 25/04/11) A distanza di mesi dalla mia prima osservazione riguardo alle distanze di tempo prevedibili o meno, seguiranno ben altri comunicati, che scopro oggi 25 Aprile.
È fin troppo evidente che si tratta di un´occasione unica per farsi pubblicità senza guardare in faccia a nessuno, alla faccia dell´istituzione culturale! uno visita il SITO UFFICIALE di questa associazione e clicca su “Una scossa dal passato (Chi n°15 [foglio 1] - 13 Aprile 2011)” aspettandosi chissà cosa ed ecco apparire un gigantesco poster con un primo piano come di soubrette(nel corso della stessa ricerca in rete la trovo definita in tutt´altro modo, che ovviamente non condivido; tuttavia ci si interroga sulla motivazione di certi epiteti…)
con una foto nientemeno che di 2415×3194 punti tipografici!!! (ossia 1Mega e 562,6 Kb in una pagina web e solo per la propria immagine con un titolo sottostante): ti dice niente? dove poi la stessa si contraddice a caratteri cubitali; e se ancora non ne abbiamo abbastanza, una seconda pagina, sempre animata da un bel primo piano, di cui riporto alcuni brani tra i più indicativi dell´articolo:
tutto in onore - è naturale - di Raffaele Bendandi e di quel che rende. Chissà come ne sarà orgoglioso!
del resto, per come funziona oggigiorno potrebbe anche andare tutto bene, se non fosse che si sta giocando sulla vita della gente. Nel frattempo vengono sfogliati in rete centinaia di migliaia di post che riportano i comunicati della presidentessa-professoressa secondo i quali Bendandi non poteva fare previsioni così a lungo termine… e poiché non tutti hanno modo di approfondire e lo stesso Presidente della Repubblica non ne avrà motivo, dopo una siffatta lettera aperta, questo è quanto dovrebbe far dormire i sonni più dorati, magari ringraziando in sogno la presidentessa.
Il pezzo che recita “destituite da ogni fondamento” merita un commento separato, in un´altra pagina.
N.B.: In seguito al sisma che colpirà -puntualmente- il Giapppone, Giuliani stesso in un´intervista (vedi sotto) dichiarerà tranquillamente che Bendandi aveva previsto anche questo evento, pur collocando l´epicentro circa 500 km. più ad Est, mentre si verificò a 130km dalla costa. Potrebbe bastare a chiudere ogni vaniloquio… e invece andiamo avanti. Non senza sottolineare però che se il Giappone avesse potuto tenerne conto preventivamente, pur con uno scarto di 500 km. lo tsunami, che comunque ha investito tutto il Pacifico e soprattutto il gravissimo problema del nucleare avrebbero potuto essessere fronteggiati in tutt´altro modo (con buona pace di quei sismologi che invocano la mancata perfezione!); invece si è preferito farne cibo per i blog e dar la precedenza ai poster.
(agg. 30/04/11)
Mi viene comunicato solo il 29/04 che il 18/4/2011 in diretta radio la Lagorio e il responsabile della Protez. Civile del Lazio dott. Galanti che hanno detto cose destinate ad escludere ogni possibile pericolo, del tipo:
“nessun ammasso planetario è in grado di summuovere pezzi di terreno di alcuna grandezza.... e se proprio dovesse esserci una scossa invitiamo la popolazione a….non prendere l'ascensore…”.
Povero “il genio” di Bendandi! il colmo infatti lo firma la Lagorio la quale, sostenuto che non esiste alcuna data scritta dal B. in riferimento all'11/5/2011, non si fa scrupolo di aggiungere che le sue previsioni giungevano al massimo ad un anno di distanza.
Ma se fosse così, perché allora tirare in ballo l´ammasso planetario? era forse rivolto ai soli articoli che ne parlano apertamente e indipendentemente? i miei ad esempio - affiancando il lavoro di B. da un´altra prospettiva - dimostrano esattamente il contrario di quanto afferma l´improvvisato esperto, su almeno 56 terremoti già schedati, primi tra tutti i più gravi della storia. Trovane solo uno che non contenga i parametri evidenziati nei commenti generali.
Gli è che si continua a rimpinzare la testa di chi ascolta con delle falsità, noncuranti del numero -decisamente più esiguo- di quelli che hanno l´opportunità di documentarsi in rete, tra i quali comunque sono pochi a raggiungere la vera informazione.
A quei pochi del resto è riservato un mercato più succulento, fatto di poster, inviti a visitare il museo etc. etc., dove allora è lecito spaziare nel tempo, da Atlantide al futuro 2761 poiché più ampio è il panorama, maggiore è il ritorno.
1° maggio all'insegna del picnic. Gita fuori porta per sei italiani su dieci (agg. 01/05/11)
ultimo aggiornamento: 30 aprile, ore 15:38
Roma - (Adnkronos) - Festa all'aperto per il 59% da Nord a Sud. Sui prati griglie roventi, fave e pecorino… e via con la lista dei menu regionali.
Sì, perché il 1° Maggio è di rigore; l´11 invece è bufala, stupido, inammissibile, con o senza terremoto;
rimanete nelle vostre case (ma evitate l´ascensore).