Aug 17, 2010
Set. 18, 2010

l´“evoluzione” della grande Croce Cardinale
del 7 Agosto 2010


 Un anno “cruciale”?
Tutti i testi inseriti con questo carattere, con colore blu ed un leggero sottofondo sono commenti dell´autore, inseriti tra notizie riprodotte da fonti citate. Il carattere “…” sostituisce «omissis»

La seconda pagina è ormai stracolma e anco­ra una volta sollecitazioni e commenti potrebbero allungar­si più del previsto. Il suo titolo accennava ad uno “scioglimento”, ma non è detto che tutto sia così li­neare; perciò vorrei aggiungere solo alcune riflessioni in merito, conclusive di questa sequenza straor­dinaria, ma che in futuro potrebbero venir conside­rate introduttive.
Così ne apro una terza e ne ap­profitto per elencare altre versioni datate in copia, in una lista limitata allo spazio di impagina­zione.
Altre ancora documentano la cronistoria delle analisi.
Sarebbe stato comodo poter aggiornare i rinvii ipertestuali relativi a certe previsioni, ma non ero eser­citato a questa ginnastica e ogni modifica apportata in seguito avrebbe alterato la data originale.

Gli eventi connessi a questo cielo sono tanti, troppi…! nondimeno tutto questo lavoro potrebbe ridursi a semplice esercitazione, dal momento che le implicazioni di maggior rilievo spaziano oltre i confini di un mese o poco più. Senonché qua non si tratta di comuni Transiti planetari, bensì di un assetto spe­ciale, impresso nel tempo e nello spazio da Forze concorrenti, la cui disposizione, come ho evidenziato fin dall´inizio, si pone come assolutamente unica nel nostro orizzonte storico.
La loro impronta assume una valenza CARDINALE appunto, e come tale va inquadrata.

Sfortunatamente, in termini di prevedibilità o anche solo di tendenza, la nostra ragione tende necessa­riamente a servirsi di parametri, supposizioni ed oggetti più o meno familiari o acquisiti, che in que­sto caso potrebbero rivelarsi ben presto insufficenti. In altre parole, si prevede qualcosa nei termini di ciò che già si conosce; ma in questo caso potremmo trovarci a fronteggiare l´inimmaginabile, se con questo si intende anche solo qualcosa che oltrepassa i limiti concettuali, o di accettabilità o la soglia di sopportazione.

Certo è che la potenzialità di questo fenomeno astrale si estende ben oltre i normali orizzonti, tanto da far ritenere che la sola possibilità di comprenderne la valenza profonda sia quella di esaminarla a posteriori, in base a quanto potrà aver prodotto ed alimentato. Una formulazione capace di costituire il cardine di un´epoca non potrà infatti, per sua stessa natura, essere compresa in anticipo nella sua interezza, proprio per il fatto che “i tempi cambiano” e nel suo meccanismo risiedono i come ed i per­ché.
Possiamo però tentare, con l´aiuto delle conoscenze in essere, di spingere lo sguardo oltre la siepe e tentare di immaginare cosa potrebbe accadere sotto i raggi della nostra ottica, ben sapendo che in ogni caso le stesse cose che potremo intravvedere correttamente, assumeranno significato ed effetto diverso, una volta che si fossero manifestate e concretizzate.



Per farla breve, questa convergenza, se non conflagrazione di spinte, lascia intendere un passaggio cri­tico di rara intensità e qualità, tale da non essere mai stato sperimentato prima d'ora.
Temo che gli eventi a cui abbiamo assistito nel corso dell´estate siano il risultato dei conflitti astrali nel loro passo immediato, ma che non racchiudano ancora l´immagine nella sua interezza e non esauri­scano lo sfogo, di questa forza latente complessiva, le cui onde potrebbero propagarsi come in un ri­verbero ciclico, originato dalla quadruplice risonanza.
Un processo i cui effetti non si esauriranno in un solo anno, o ciclo, ma che potrebbe echeggiare a lungo.
Se la Croce, con il Sole sul suo Trono nel centro di Leone, sigillerà la sua timbrica imprimendola alle stagioni a venire, cardine dopo cardine, ci attende un autunno di privazioni, anche se imbellettate; un inverno distruttivo, radicato in un potere occulto che tira le redini di destra e sinistra, mettendo a dura prova ogni genere di salvaguardia e di iniziativa; una primavera con il rischio di tracollo di economia e finanza, a dispetto di acrobatici rilanci ed innovazioni compromesse; grande pericolo per tecno­logie soprattutto belliche, nucleare et similia, ma anche alimentari ed una estate di conseguenti rivolte più o meno controllate, intense ma altrettanto vane. La Luna, benché incoronata nella sua dimora, subisce la sferza degli attacchi mastodontici che le giungono da tre lati.

Non è un bel quadro, ma le molle sono già presenti.
Resta di verificare se, come e quando scatte­ranno.
I miei tracciati delle sommatorie armoniche degli Aspetti indicano le zone di massima spinta nei periodi contrapposti di Bilancia-Scorpione ed Ariete-Toro. Un unico arco meno pronunciato emerge per il go­verno di Plutone accanto al Nodo: annuncia una sorta di controllo tellurico (Capric.) ed oscuro (Retrogr.), non preannunciato né altrettanto manifesto quanto la pulsione che investe le altre due zone, ma attivo e costante; in decano di Sole, la sua è priorità direttiva.
Plutone regge sia Ariete (diurno e propositivo) che Scorpione (notturno e disgregativo); nel Capricor­no è in angolazione disarmonica con l´Ariete (a 90°), mentre privilegia il lato distruttivo di Scorpione (a 60°), che tende a nasconderlo. I suoi “agenti” nella sfera umana (Marte e Venere, come ho enunciato da molti anni) affiancano e condizionano Saturno da entrambi i lati, riducendone per la propulsione Plutoniana negativa la lucidità, la naturale autonomia e le proprietà stabilizzanti, o distorcendone il na­turale rigore.
Ciò può avere effetti ad es. sulla salute come sulla moneta, sui negoziati e su ogni genere d´impresa esasperandone l´in­successo ed abbassando ogni forma di sicurezza.
Le forze in transito nei Segni autunnali tenderebbero a veicolare quindi con notevole enfasi le premes­se del Quadrato Saturno-Plutone, che potrebbe condurre alla crisi gli apparati finanziari ed un´econo­mia contrastata da ogni angolo, oltre alla stabilità e al benessere individuale; mentre con l´inizio di pri­mavera le popolazioni potranno trovarsi afflitte da una miscela esplosiva di disposizioni politiche, legisla­tive ed iniziative in campo militare.

Queste considerazioni ipotizzano dominanti generiche e non sono riferite al momento ad una analisi di­retta dei Transiti nei vari periodi, dotate di una propria specificità.

Inoltrarsi in una analisi più dettagliata forse non è impossibile, ma non rivestirebbe molto senso se non a fianco degli eventi reali. La matrice cardinale tuttavia resta essenziale nel suo tenore di fondo già in­trodotto e la ragione di questo articolo è accertarne la proiezione nel tempo.

Che dire? è solo un´ipotesi di natura tecnica, uno scenario simbolico, di un´eloquenza mai sperimen­tata. Spero quindi di sbagliarmi, come non mai.