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LOGISTICA
L'applicazione con successo di una strategia richiede un attento esame di entrate, uscite, la strategia di collegamento degli ingressi e le uscite, e le fonti di energia disponibili per alimentare la strategia. Tale studio è chiamato logistica..
Un problema logistico è studiato dapprima a livello elementare, dopodiché livelli di maggiore complessità vengono studiati come sintesi di fattori elementari.
Ciò significa che un dato sistema è analizzato, cioè, scomposto nei suoi sottosistemi, che a loro volta vengono analizzati, fino a che da questo processo, si arrivi all´'atomo' logistico, l´individuo.
È qua che il processo di sintesi propriamente ha inizio, e al momento della nascita dell'individuo. (persino un principio basilare in comune con l´Astrologia!)
L'UTERO ARTIFICIALE
Dal momento in cui una persona lascia il grembo materno, ogni suo sforzo è diretto verso la costruzione, il mantenimento, e il ritrarsi entro uteri artificiali, vari tipi di dispositivi di protezione o gusci sostitutivi.
L'obiettivo di questi uteri artificiali è di provvedere un ambiente stabile per attività sia stabile che instabile, di fornire un rifugio per i processi evolutivi di crescita e maturazione - vale a dire, la sopravvivenza; per garantire la sicurezza per la libertà e per fornire una protezione difensiva per l'attività offensiva.
Questo è ugualmente vero sia per il grande pubblico che l'élite. Tuttavia, vi è una netta differenza nel modo in ciascuna di queste classi si pone circa la soluzione dei problemi.

LA STRUTTURA POLITICA DI UNA NAZIONE
-DIPENDENZA-
Il motivo principale per cui i singoli cittadini di un paese creano una struttura politica è un desiderio inconscio o la voglia di perpetuare il proprio rapporto di dipendenza dell'infanzia.


*) Niente di più ingannevole delle menzogne frammiste a verità facili; letteratura di infimo ordine - lo dirò qua una volta per tutte - con infima finalità, evi­den­te­mente. Un conto è nutrirsi di carni (e parlo da non con­su­ma­to­re, vedi hamburger) e un conto è maltrattarli e se­vi­ziarli gli animali; solo per fare un esempio. Tuttavia non mi pare una distinzione che in un simile contesto ideologico possa trovare eco.
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In poche parole, vogliono un dio umano che elimini ogni rischio dalla propria vita, dia loro buffetto sulla testa, bacio sui loro lividi, un pollo su ogni tavola, vesta i loro corpi, li metta a letto la sera, e dica loro che andrà tutto bene quando si sveglieranno la mattina.
Questa domanda del pubblico è incredibile, così l'uomo dio, il politico, soddisfa incredibilità con incredibilità promettendo il mondo e dispensando niente. Allora, chi è il più grande bugiardo? il pubblico? o il "padrino"?
Il più grande bugiardo, in questo contesto, è chi scrive, poiché non solo vuol far essere tutti come li tratteggia, essendo ciò che necessita alla sua tesi - anche se poi dimostra di essere peg­gio (e non è certo l´intelligenza che ostenta a salvarlo) - ma ov­via­men­te ha già provveduto a isolare i diversi nel peggiore stato larvale, affinché non crescano come una minaccia. Non fa che vomitare odio e veleno ad ogni pensiero, su cui basa i suoi giudizi.
Questa pubblica condotta è una resa generata da paura, pigrizia, e opportunismo. È il basamento dello stato assistenziale come arma strategica, utile contro un pubblico disgustoso.

AZIONE/OFFENSIVA
Nella maggior parte le persone vogliono essere in grado di sottomettere e / o uccidere altri esseri umani che disturbano la loro vita quotidiana, ma non vogliono fare i conti con le questioni morali e religiose che un tale atto manifesto da parte loro potrebbero sollevare. Pertanto, essi demandano il lavoro sporco ad altri (compresi i propri figli), in modo da tener lontano il sangue dalle loro mani. Essi vanno in estasi per il trattamento umanitario degli animali e poi sedono di fronte a un hamburger delizioso da un mattatoio imbiancato lungo la strada e fuori dalla vista (*.
Ma ancor più ipocriti, pagano le tasse per finanziare un'associazione professionale di sicari collettivamente chiamati politici, e poi si lamentano della corruzione nel governo.

RESPONSABILITÀ
Di nuovo, la maggior parte delle persone vuol esser libera di far le cose (di esplorare, ecc), ma hanno paura di fallire. Il timore del fallimento è manifesto nella mancanza di responsabilità, e soprattutto nel delegare quelle responsabilità personali ad altri ove il successo sia incerto o comporti possibili o indotte esposizioni (legali) che la persona non è disposta ad accettare.
Vogliono autorità (etimo radice - "autore"), ma non accoglieranno alcuna responsabilità o passività.


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