alla scoperta del π DOC |
Siamo tutti bambini, soprattutto gli scienziatiOra, a proposito di genesi, per il nostro contesto dovremmo anzitutto stabilire la data ufficiale di ‘nascita’ del π. In mancanza di origini [geometricamente] accertate del pi greco, la consideriamo sancita dall'ormai tradizionale ‘Pi day’ al 14 di Marzo, il giorno genetliaco dichiarato presso il grande Museo della Scienza Exploratorium di San Francisco, che si rifà alle prime cifre 3.14 (tralasciando altre forzature da calcoli riadattati, come 314º giorno etc.).![]() *** Oroscopo del Pi Day ***Seguendo la stessa ispirazione, adotteremo anche l'ora, necessaria per un tema astrale, usando le cifre dopo le prime tre, utili cioè significative in termini di ore e minuti. Nel caso 3.14159 potranno corrispondere a 15:09 o a 01:59; tuttavia, rettificare l'ora alle 04:06 (da 3.14460551…, cosa di cui scopriremo presto la ragione), offre subito almeno un riferimento irrinunciabile, unico su 21.600 casi. Ecco quindi la Carta-del-Cielo del ‘pi’ secondo questa disposizione. |
|
L'‘Anamnesi’Due cose si fanno notare subito, entrambe facenti capo a Plutone.Plutone è il profondo, l'inconscio, il Potere invisibile; la sua orbita avvolge tutto il sistema solare; la sua influenza angolare è risultata spesso determinante negli eventi sismici più pesanti. In questo tema domina il medio cielo, in uno dei sette gradi regali dello zodiaco! e unico tra i pianeti, la sua lettera iniziale è P, composita inPL nel simbolismo scientifico (dal nome dell'astronomo Percival Lowell, che lo scoprì). ![]() La seconda, chiaramente leggibile, è che l'asse di opposizione che esso forma con Venere - entrambi nel proprio domicilio zodiacale - non solo divide in due l'eclittica, ma separa tutti gli altri pianeti in un solo lato, lasciando vuota l'altra metà del cielo: uno scenario del tutto unilaterale, che pare incentrarsi sulla priorità della Luna entro un grado dall'Ascendente dal lato del settore dell'ego, ampio Campo I con al centro Mercurio, (comunicazioni, studio, intelletto quindi anche razionalità e calcolo).
![]() La sua raffigurazione poggia quindi e riunisce i due nodi, con un tratto ![]() La forza combinata dei tre i punti si trova però in una decisa distonia con Venere che oltre a governare il settore che li ospita, è la 2ª guardia della metà di cerchio occupata. In compenso, Giove sulla cuspide del Toro e maestro dei Pesci, il segno occupato dal trittico appena descritto in Campo II, con un bel Trigono ad Urano-Saturno a loro volta in stretta congiunzione, si fa comunque doppiamente garante dei più gioviali festeggiamenti, ancorché associati a scienza, rigore (Sat.) e tecnologia (Ura.).
Per ultimo il dettaglio più strepitoso, tanto da pormi in un certo imbarazzo, poiché potrebbe sembrare fatto di proposito: il tema, sebbene elaborato nella più totale astrazione, rispetta dei canoni simbolici, anche se la data e l'ora vengono desunte da una costante che non ha formato né finalità temporali.
Vi è solo da spiegare perché 3.1446 sia tutt'altro che un numero inventato. |
Aver eretto il tema oroscopico non fornisce indicazioni sulla genitura, il lato più importante per la nostra indagine. Avrà questo speciale infante un padre e una madre? e come potrebbe mai essere? La famiglia
Ebbene, la risposta, per quanto possa sorprendere, è affatto positiva: in primo ossequio al nome della casata, si rispetta la lettera P.
π infatti vanta una discendenza di assoluto riguardo: Phi [Φ] il padre, phi [φ] la madre; una verità rimasta celata per millenni all'interno del grande triangolo aureo, scoperto nell'esaminare il profilo di sezione della grande piramide di Giza, descritto per la prima volta nel 2003 nel trattato sui ‘5 Riti tibetani’. Vediamo dunque cosa autorizzi una siffatta estemporanea asserzione.Poiché le accennate virtù di tale entità si rifanno alla sezione aurea, ed essendo la nostra ricerca orientata al cerchio per individuare il principio aureo che lo sostiene e pervade, partiremo da un cerchio di dimensione unitaria, ossia di diametro = 1. Il primo passo per focalizzare le funzionalità della sezione aurea tramite questo cerchio sarà applicarla nella sua forma ideale, cioè a dire tracciando una circonferenza naturalmente ad esso concentrica, con diametro Φ. Lo scrivente sa che potrebbe bastare, ma per non privare chi legge di un superbo percorso integrale, si spingerà ad una terza circonferenza, sempre concentrica, con diametro Φ² e poi ancora una con diametro Φ³. Tutto quanto detto, o che seguirà, è eseguibile con righello e compasso, anche se non mi produrrò a dimostrarlo in questa sede (è dettagliato sia nella prima parte di questo sito che nel saggio presentato alla fine) Si tratta adesso di costruire il corrispondente“φ-madre” [espansione – yin – massa]; e poiché la sua lunghezza sarà sensibilmente maggiore del diametro = 1, affinché il tutto risulti rigorosamente inscritto nel cerchio maggiore la si dovrà comporre in una doppia corda; ma è presto risolto.
La gestazioneIn realtà, tutto questo apparato scenico non sarebbe necessario, se non ad enfatizzare un racconto che, per quanto possa far sorridere, non potrà non costringere a riflettere. Infatti un lato del triangolo testé edificato, non solo sta in rapporto φ con la metà della base, ma presenta identica lunghezza, del suddetto π, ed altro non sono che la radice quadrata del diametro Φ assoluto del 2º cerchio; il che lo equipara ad ¼ del valore del Π in auge – una cifra priva di radici genetiche e rivestita di approssimazioni – con un incremento proporzionale positivo e verosimilmente motivato di 1,000959… A questo punto suggerirei molta cautela a sfoderare l'istintiva reazione per cui sarebbe questo valore a rasentare il π ufficiale con uno scarto più o meno accettabile. Dimostrare l'indimostrabile? la costante a cui VA ed ogni lato riconducono, definisce in modo lineare con incisiva certezza un quarto del cerchio maggiore.Oltre ad aver riprodotto in modo rettilineo al suo interno la lunghezza totale della circonferenza, le loro intersezioni nei punti pg definiranno un segmento di lunghezza pari a ciascuno dei quattro lati, di nuovo il lato di un quadrato il cui perimetro equivale alla circonferenza. Che, se non basta, è anche l'intermediario tra l'Unità ed il Φ, giacché il suo valore di √Φ è 0.78615137775742328606955857332008… da cui 1 ÷ 0.786 = 0.786 ÷ 0.618
= 1.272019649514068964252422482 , che elevato al quadrato = 1.618…
Rimane quindi da stabilire quale dei due si sia avvicinato di più all'altro, se il π con una genealogia o quello… orfano.A dire il vero, quest'ultimo di genitori ne ha fin troppi; l'altro invece non può vantare che l'Intelligenza cosmica.Lo trovate così stravagante? attività_Padre|stabilità_Madre – elettricità_Padre|magnetismo_Madre, per farla breve, maschile e femminino sono i due princìpi universali e poli fondanti della Realtà: solo dalla loro combinazione prende forma un figlio completo; ed il π è un'architrave che poggia su due pilastri, sublimandone l'equilibrio nell'Intento vitale universale, ed evocando più di un simbolo sacro della tradizione. Possiamo permetterci di ignorare tutto questo, a sostegno e plauso di un π discretizzato? Tant'è, la Comunità scientifica ha tutto il tempo che occorre per giungere ad una conclusione definita e definitiva. Ciò che nel frattempo dovrebbe assommare specifica evidenza è che gli artifici fino ai limiti della ricercatezza per un π prefabbricato, articolati da operazioni indirette lungamente discusse e costruite su basi sperimentali indipendenti dalla natura del cerchio, sebbene raffinate ad oltranza non potevano non prevedere un margine, ovviamente minimo, di errore, vuoi per il genere di approccio, concentrato su un unico cerchio, e/o per la precisione dei calcoli effettivi, pur sempre limitati rispetto all'entità circolare. Dopo tutto, il dono più pregevole che si possa rendere al significato del pi day è motivarlo per un rinnovato entusiasmo (anche se ciò potrà contrariare coloro che hanno già imparato a memoria un rosario di decimali, da esibire nelle gare…). Quanto alla Quadratura del Cerchio, sia ‘geometrica’ che matematica, trova tout court la sua inattesa quanto biunivoca soluzione in un passaggio mentalmente assai semplice, ma in certo qual modo innovativa: è sufficente circoscrivere un quadrato ad un cerchio di diametro L, per poi moltiplicarne sia geometricamente che matematicamente: il perimetro L×4 per la suddetta costante, cioè a dire2√Φ, oppure l'area L2 per4√Φ o, pensando in maniera semantica, 4 volte L per π, ed il quadrato di L per la radice quadrata di π. Il libretto “2x2=3.14” illustra tutto quanto ho descritto, e propone il perché della possibile tolleranza del 3‰, cercando di far luce sulle limitazioni delle metodologie di calcolo presunte adatte ed esatte in mancanza di un π geometrico noto. |