la Quadratura naturale del Cerchio e la ‘nascita’ del pi greco
la genesi del π, vista da AstroTime
La Quadratura del Cerchio con l'uso di soli righello e compasso – in tal senso la considero ‘geometrica’ – che ha irretito come un miraggio e per tanti secoli studiosi di ogni calibro, non avrebbe mai potuto trovar soluzione sulla base di un π irreale, termine con cui intendo una costante non propriamente geometrica, ma ottenuta artificialmente con calcoli che potremmo definire ‘speculativi’, e che la scienza matematica ama classificare ‘trascendente’, per poi farne un sigillo di impossibilità.
La lunga fase di buio che ha caratterizzato l'inaccessibilità pura del cerchio, non ha mai precluso tuttavia l'esistenza di un π reale, cioè a dire squisitamente geometrico, pronto per essere utilizzato correttamente in ogni genere di applicazione, quadratura del cerchio geometrica in primis.
Lo ha anzi esibito in una forma addirittura monumentale, nell'attesa che qualcuno giungesse a prenderne atto.