Un “confronto” che non si può rifiutare
Questa pagina ospita due terremoti storici, di estrazione molto diversa:
Oltre alla distanza di quasi tre secoli uno dall´altro, si sono verificati ad opposta longitudine, separati da ben 48° di latitudine.
Sono classificati come i più sconvolgenti occorsi nelle rispettive aree, il primo con Magnitudo: 9.2 in Alaska, quindi nel Nord Atlantico, il secondo con M: 7.41 ma in Sicilia, ossia all´interno del bacino Mediterraneo, dunque con proporzioni non meno drammatiche: il più intenso della storia d´Italia.
Imbattermi nel confronto dei relativi diagrammi astrologici è un´esperienza che non fa che rinnovare lo stupore dinnanzi a certa rispondenza.
Sfido qualunque sismologo, per quanto digiuno dei criteri dell´Astrologia, a non cogliere in questi schemi almeno la presenza di una disposizione di forze, tale da mettere a tacere persino la pulsazione di un tracciato sismico.
Non che quelli non conservino tutto il loro valore; ma sarebbe come privilegiare il tracciato di un elettrocardiogramma rispetto alle cause di ordine vitale, capaci di provocare all´organo cardiaco patologie di vario genere.
Questi due schemi astrologici ne costituiscono, per chi li sa sa leggere, una prova unica e strabiliante. Unica sì, ma certamente non la sola continuando a cercare.
Per avvalersi dei primi cenni interpretativi, rinnovo l´invito ad una scorsa ai precedenti, specie di Cile e Sumatra, poiché analisi e deduzioni sedimentano di pari passo con il percorso.
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Terremoto di Sicilia Orientale, Giovedì 11 Gennaio 1693 ore 13:30 (UTC) M: 7.41
Terremoto di Prince William Sound, Alaska
Venerdì 27 Marzo 1964 ore 17:36 - M: 9.2
Le griglie delle relazioni angolari tra le varie parti distribuite nei due temi sono molto simili; tuttavia la selezione derivante dal variare la precisione li evidenzia in ordine differente, come si può notare nei PDF compressi in zip, (680Kb) affiancando le viste; per cui ne riporto con orbita angolare di 8° e 12°. Mi limiterò a facilitarne la prima lettura, poiché approfondirli richiederebbe giorni; allo stato attuale considero prioritaria la raccolta di una casistica; questo stesso caso lo dimostra.
I due temi sono caratterizzati da una duplice Opposizione all´Ascendente e limitrofi, combinata a un doppio Quadrato verso il Mezzogiorno.
Nel tema di Alaska l´inquartatura è coerente e vediamo subito il Nodo lunare sul MedioCielo, mentre in Sicilia a Gennaio il meridiano è piuttosto inclinato (l´ora è quella di Greenwich), ma in quel caso la chiave di volta sta con tutta evidenza nella congiunzione Luna-Nettuno, in un Quadrato esemplare all´Ascendente ed a Saturno che gli si oppone a sua volta con assoluta precisione. Forse basterebbe già questo.
Nel tema di Alaska questo compito lo svolge Marte e, mentre per la Sicilia Saturno è affiancato da Venere in Opposizione a GioveR/(-UranoR/), Marte è connesso a Parte-di-Fortuna, accanto al Sole che si oppone alla Luna.
Dunque ESL, Nodo Lunare e Luna, più un pianeta che aggredisce l´Ascendente sono coinvolti: nel tema di Sicilia, ESL è estranea a detta formazione, ma in Opposizione a Mercurio ed in sintonia con Luna-Nettuno, Saturno ed UranoR/, con un ventaglio di Aspetti che ritroviamo su NettunoR/ nell´altro tema.
(clicca su ciascuna immagine soprastante, per ridurre la densità degli Aspetti)
Il Nodo Lunare è in Quadrato alla Luna (in Alaska) e con la Sicilia subisce un´Opposizione da PlutoneR/ che basta per tutte; mentre da una posizione equivalente (Alaska) NettunoR/ si oppone a Venere Semiquadrato al Sole e Sesquiquadrato alla Luna.
Nel tema Sicilia, Mercurio governa l´Ascendente Gemelli e nell´altro Venere per Bilancia: i due Pianeti occupano posizioni molto simili e sono in Opposizioni relative.
Un altro aspetto singolare riguarda Saturno che staziona sul lato destro di entrambi i temi, accanto a Marte, Sole, Mercurio nell´ordine a passi equivalenti; ed è animato da un deciso Trigono nei due casi: a ESL (Sicilia) e MedioCielo .
Il Sesquiquadrato dal Sole in VIII ad Urano trova l´equivalente sia nel Sesquiquadrato Mercurio-UranoR/ che nel Sesquiquadrato di Giove a PlutoneR/; così tutto ha l´aria di un congegno predisposto ad arte, per poter scambiare di posto alcuni ingredienti e valutarne l´inferenza.
Sta di fatto che hanno funzionato entrambi.
Gli schemi sono indubbiamente complessi, non fosse altro per la dovizia di simboli differenziati, tra i quali anche soltanto l´interazione di due o tre, sul tessuto di fondo delle 12 fasi cicliche e delle varie famiglie di possibili angolazioni, è sufficente a complicare ogni deduzione. Nondimeno è anche abbastanza lineare, grazie alla sintetica schematizzazione astrologica, da consentir di intravvedere la presenza di una ferrea logica portante, escludendo ogni sospetto di occasionalità.
L´astrologia sarà pure in mezzo a una strada, ma non per sua colpa e le leggi permangono, al di là del tempo che scorre.
Un´ultima nota, che non posso omettere, vuole che entrambi i temi rechino il famigerato Fattore 11; per la Sicilia appare evidente la data dell´11.1; nell´altro occorre più occhio, ma lo si scopre nell´Ascendente al grado 1°11 di Bilancia, che deriva da un orario di cui è noto il minuto esatto.
Non aiuterà a prevedere le scosse, ma non manca di scuotere.

Una rapida scorsa alla tabella dei 12 sismi italiani dell´ultimo secolo mostra caratteristiche non dissimili anche nei terremoti del Friuli 1976 e Parma 2008!
Non li ho commentati (i PDF sono disponibili ai link), ma ne accosto le grandi linee di Quadratura a quelle degli altri, ruotate in modo da veder collimare i vertici ed isolate a prescindere dalla loro potenza precipua; per facilitare la visione di una certa ossatura e la sua speciale cadenza ho anche escluso i pianeti non coinvolti in modo specifico.
Le propongo in un test a sovrapposizioni multiple tramite sfioramento delle immagini, clic (vedi etichetta) e doppio clic (triplice).
(Alaska 1964 - M: 9.2)
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(Sicilia 1693 - M: 7.41)
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(Parma 2008 - M: 5.4)
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(Friuli 1976 - M: 6.4)
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Non fatevi idee sbagliate: non è una formazione comune e facilmente ripetitiva.
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Nel caso di Alaska non riscontro condizioni particolari nell´assetto del sistema solare, quanto ad allineamenti planetari o speciali formazioni.
Lo stesso vale su Parma, mantenendosi importante la Congiunzione Sole-Plutone-Marte, che l´eventuale allineamento Sole-Plutone non fa che ripercorrere.
Per il caso di Sicilia, il pacchetto "Solar system studio" rende arduo introdurre una data da tastiera, se non è recente e a colpi di clic non scende fino al 1693.
Ho calcolato le posizioni eliocentriche per quella data,
Luna | 22° | IV | 1' 31.933 | dcl. | 0° 0'37.7794716
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Mercurio | 27° | II | 56' 52.816 | dcl. | 1°36'43.3203676
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Venere | 10° | VII | 48' 4.967 | dcl. | 3° 1'32.8999451
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Terra | 22° | IV | 9' 25.140 | dcl. | -0° 0' 0.750
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Marte | 28° | IX | 32' 41.643 | dcl. | -1°13'24.5542196
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Giove | 19° | III | 27' 19.403 | dcl. | -0°24'16.1056049
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Saturno | 15° | IX | 24' 21.039 | dcl. | 1°27'28.4390089
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Urano | 8° | III | 23' 27.664 | dcl. | -0° 3'13.4760108
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Nettuno | 19° | XII | 11' 54.359 | dcl. | -1°10'29.5188281
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Plutone | 29° | IV | 31' 29.896 | dcl. | 4° 4'44.8079856
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ma non rivelano niente più di quanto si sia già visto in chiave astrologica, che per i primi due casi sembra quindi la sola a fornire spiegazioni, in un modo più che esauriente.
Immagino che Bendandi non avrebbe potuto prevederli con le sue formule, mentre ha individuato con precisione quello del Friuli; vediamone allora il quadro astronomico:
Il prospetto generale sottende un allineamento Urano-Giove, che però non è effettivo, poiché il Sole se ne discosta;
appare invece più evidente l´allineamento Venere-Mercurio, che probabilmente ha sancito la previsione di Bendandi.
Di un certo interesse la posizione della Luna, il cui punto orbitale quasi al 1º quarto, corrisponderà al punto d´intersezione con l´orbita terrestre della direttrice Urano-Giove, che comunque rievoca la loro Opposizione astrologica, come pure la più precisa Urano-Venere; ne accenno la presenza con la linea multicolore.
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Mar. 29, 2011
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