Terremoto a Valdivia, Cile - Domenica 22/05/1960

Per motivi di reperibilità degli orari, essenziali in questo tipo di studio, e di coordinate affidabili, mi atterrò preferibilmente agli eventi più recenti e storicamente certificati. Cominciamo dal più spaventoso: un sisma di Magnitudine 9.5! una sfida solenne, di primo acchito; ma ecco i dati emergere con relativa facilità ed evidenza.

Osservando il documento PDF in orbita di tolleranza minima, partiamo dalla posizione angolare di Giove, leso in un Segno di caduta: primeggia l´Opposizione cruciforme sui due assi locali (Marte-Ascendente e Giove-MedioCielo); ed osserviamo subito il Se­squi­qua­dra­to Venere-Ascendente ed il Semiquadrato Venere-Marte; i soli Aspetti in evidenza riguardano in modo specifico l'Ascendente e Venere (maestra di Bilancia) nell´VIII settore, in Se­mi­Quadrato a Marte in Ariete; un Aspetto di per sé micidiale, investendo il virtuale contrasto dei due Segni, che peraltro ospitano Ascendente e Di­scen­den­te, con una ferrea di­scor­dan­za di fase [angolare] dei loro governatori.
La ESL è pure lesa; sfiorando l´immagine posssiamo approfondire le relazioni tra le sfere. :

  • un Sesquiquadrato Urano-Giove,
  • un Sesquiquadrato Plutone-Saturno in basso,
  • il coinvolgimento multiplo della cosiddetta ESL, qua in congiunzione a Plutone e Sestile a Nettuno, nonché al Quadrato di Mercurio in VIII. In questo Campo distruttivo transitano il Sole, affiancato da Mercurio e Venere.
  • emerge l´Opposizione di Luna e Nettuno, benché nascente e dunque destinata ad intensificarsi, a giustificanre la forza di uno tsunami epocale nelle ore successive, ac­com­pa­gna il suo ruolo detonatore anche in questa circostanza; caricandosi di un grande Trigono con i due punti critici rappresentati da Plutone e Giove e relativi Sesquiquadrati in simmetria appunto all´asse stesso dell´Opposizione.
  • Nettuno poi è in un Segno d´acqua distruttivo (come lo è l´ottavo settore), mentre Plutone in Terra Quadrato al Sole potrebbe aver provocato lo scatenarsi di un´e­ru­zio­ne vulcanica (Puyehue) perdurata diverse settimane.
    La postazione lunare si direbbe in anticipo quanto alla precisione; ma non va ignorato che ha appena varcato - e si sta allontanando dal - la cuspide del Toro, forse calamitando con la sua corsa i due valori: cuspide ed opposizione (in Nuova Zelanda ho rimarcato quella di Gemelli, così come l´11 Maggio 2011 si pre­sen­te­rebbe in Vergine).
    Anche il Sole ha appena oltrepassato una soglia, quella di Gemelli.
  • altri Aspetti accentuano risvolti sinergici tra i vari punti, come ESL-Nettuno,
(PDF 530Kb).

 Di più recente sviluppo, il diagramma Geo-Eliocentrico con sinastria  (PDF 402Kb) 


Se tutto questo non bastasse, o apparisse addirittura troppo macchinoso, per non dire ridondante, la vista eliocentrica lo sarà assai meno.
Una triplice contrapposizione tra Pianeti interni ed esterni, o lenti e rapidi si propone a chi sa vedere, con ineludibile precisione.


La prima immagine renderà solo l´indicazione globale, date le proporzioni orbitali; clicca l´imagine per vedere lo zoom sui pianeti interni.
Tre sono gli assi di opposizione che convergono sulla massa solare: Plutone-Marte, Nettuno-Venere, Giove-Mer­cu­rio. Nella mia visione astrologica identificano ed in­ter­se­ca­no due delle tre colonne dell´albero pla­ne­ta­rio (che sintetizzo a lato): quella Plutoniana e la Net­tu­niana; la terza, che riguarda Urano, Saturno e Luna, coinvolge il centro del sistema, sia esso Terra o Sole ed i suoi com­po­nen­ti vedono in cattivo Aspetto argomenti delle altre due (Saturno-Plutone e Giove-Urano).
La si può anche ignorare; ma il triplice conflitto assiale rimane e possiamo ben ar­gui­re che basta ed avanza.
Un risvolto duplice, forse importantissimo di tale disposizione consiste nel fatto che le forze canalizzate dai tre corpi emittenti (leggi più lontani) rispetto ai tre riceventi sono di­stri­bu­i­te in modo unilaterale, ossia delineano due versanti separati, dando adito come a due metà nettamente contrapposte nella formazione come nella dinamica; una tra­smis­sio­ne di forze quindi del tutto disequilibrata ed a senso unico; anche perché last but not least, l´ordine dei pianeti coinvolti (eccettuati quindi Saturno ed Urano, che facendo ponte ide­al­men­te con Sole e Terra li separano) segue un av­vol­gi­men­to a spirale che dà luogo a due anse (sfiora l´immagine per vederla), indicative della doppia morsa che culmina in Plu­to­ne sul lato esterno e Marte su quello in­ter­no: vero trionfo della forza bruta.
Sarebbe stato indubbiamente straordinario poterne registrare il “Suono” tra­vol­gente!

Osserviamo in questa configurazione i tre terminali: Mer­cu­rio, Venere e Marte, dei quali i primi due inglobano il Sole al centro dell´ VIII: un fatto indicativo in astrologia, spe­cial­men­te sulla base di tali connessioni; si sviluppa così una simmetria del tutto par­ti­co­la­re, che evi­den­zio a lato; e le simmetrie creano ri­so­nan­za. Perciò ricalco anche l´al­tra puramente ge­o­cen­tri­ca, dei quattro pia­ne­ti più lenti eccetto Nettuno, in quanto può as­su­mere peso al tran­si­to di Luna in Op­po­si­zio­ne esatta a que­st´ul­timo.


Non mi è ancora chiaro il percorso logico della Manifestazione; ci vorrà ben altro per poterlo inquadrare e non è certo statistico!
Nel tentativo di seguire il processo secondo una logica top-down, cerco di classificare gli influssi che si partono dai pianeti esterni, alla volta di quelli della fascia interna, la cui in­te­ra­zio­ne con il Sole era già oggetto delle sco­per­te di Bendandi sul suo ciclo undecennale.
Non escluderei che le com­po­nen­ti ag­giun­ti­ve - da Lui iden­ti­fi­ca­te con l´ipotesi di al­tri cor­pi or­bi­tan­ti - fossero da ri­cer­carsi ap­pun­to in un´ar­ti­co­la­zio­ne più o meno oc­cul­ta tra i pia­ne­ti in­ter­ni e quelli pe­ri­fe­ri­ci, che tutto av­vol­go­no con il loro moto e la loro presenza energetica. È un concetto che ho esposto e perseguito da una ventina d´an­ni a questa parte, ma che è sconosciuto al­l´a­stro­lo­gia tradizionale (in assenza dei pia­ne­ti lenti) e per nulla considerato dagli astrologi.
In tale caso infatti (ma non solo) il problema dell´impulso gravitazionale minimizzato dalle distanze verrebbe sostituito al contrario, da una forza - di natura da definirsi - tutt´altro che in­ver­sa­men­te proporzionale! È esattamente quel che si riscontra ad ogni analisi astro­lo­gi­ca di eventi d´altra natura; e mi fermo qua.


Farò anche notare come il punto colpito dal sisma sia situato lungo la direttrice Net­tu­no-Terra, verosimilmente sul meridiano che la Luna raggiungerà al momento della sua Op­po­si­zio­ne precisa, 6 gradi più avanti.

Questo rapporto di natura quadrata tra Luna e Nettuno fa la sua sin­to­ma­ti­ca com­par­sa in vari temi riguardanti i sismi, a quanto pare connessi a maremoti o a località in prossimità del mare. Altri casi non meno significativi interessano comunque uno dei due in un Aspet­to primario e l´altro in Aspetti collaterali. Anche la ESL, a prima vista meno rilevante dei pianeti, non fa che riconfermare la sua presenza.
Oltre al Giappone ultimo, tra quelli elaborati per l´Italia si veda Messina, 1975; Ni­ca­stro, 1905; Senigallia,1924 (Luna|Marte) ma anche Parma,2008, con anche il Qua­dra­to a ESL, mentre Sole-Plutone-Marte si opponevano all´Ascendente (due Se­mi­qua­dra­ti in simmetria incrociata accompagnano le parti lese); ed Irpinia, 1980, dove nes­su­no dei due oc­cu­pa­va un Segno d´Acqua. Nell´ormai famoso della Marsica, 1915, Nettuno era in Op­po­si­zio­ne all´Ascendente ed a Mercurio (unito a Sole e Marte) mentre Luna e ESL subivano Op­po­si­zio­ne di Saturno e Plutone.
Nel caso Nuova Zelanda, ca­rat­te­riz­za­to da dominanti di­ver­se, si nota comunque un Tri­go­no di Luna-Nettuno, che ne conferma la spinta di­na­mi­ca e nel quale attraversa una doppia simmetria Giove-Plutone ed Urano-NodoLunare, condivisa dall´Aspetto principale verso Saturno, non dissimile da quella vista sopra. Un Trigono ancor più deciso si riscontra per il Friuli, 1976, dove però la Luna è in doppio Quadrato alle Opposizioni primarie di Urano e Nodo contro Sole-Giove-Venere; primeggia anche un Mercurio contro l´Ascendente; da parte sua Nettuno quadra ESL, lesa anche da Marte e Saturno.
A Messina, 1908 invece Nettuno in VIII se la prende direttamente con Urano, mentre ESL è lesa da Mercurio, Marte, Saturno ed il Sole; la Luna in compenso quadra l´Ascendente e Venere.

Ciascun caso richiederebbe uno studio ben più approfondito; ma cerco di attirare l´attenzione fin d´ora sugli ingredienti di maggior rilievo e sulle dinamiche ricorrenti. Richiamo qua tali dettagli, solo perché è il primo di una serie di articoli e vale la pena di puntualizzare premesse che potrebbero ripetersi nei casi successivi; non è che l´inizio di un lungo discorso.

Quel che si può intravvedere da questa relazione immediata è abbastanza stra­or­di­na­rio e rispondente all´immagine - ma anche all´ipotesi - di una catastrofe, dovuta al conflitto di forze giganteseche, capaci di accumulare nella massa solare un potenziale destinato ad esplodere allo scandire del tempo da parte delle lancette più prossime: Luna ed Ascen­den­te locale.
Marte e Giove infatti si trovano agli angoli del tema, e probabilmente è questo a far scattare il fattore decisivo per la stessa influenza lunare.

Come per il tema di Abruzzo, ho voluto tracciare anche il diagramma armonico (una cosa che forse non troverò il tempo di fare per tutti i casi, poiché penso che cercherò di rac­co­glier­ne un maggiore numero). Il risultato, come il solito, trattandosi di un impianto sperimentale non certo affinato, non ha mancato di sorprendermi, poiché i parametri applicati sono quelli delle routines standard e i dati vegono a galla da soli (chiunque può applicarli allo stesso modo utilizzando le procedure disponibili).
Il punto quasi unico in cui le curve confluiscono come ad un nodo comune è a meno di un grado dalla posizione di Marte, con una singola deviazione verso la linea dell´A­scen­den­te; l´altro ed unico in tutto il diagramma interessa la posizione della Luna poco più avanti.
Da notare che il tratto in questione è preceduto dal massimo avallamento energetico di tutto il circuito.

Un tale assetto non fa che esacerbare il concetto che ogni singolo caso abbia una propria esclusiva connotazione, che allontana l´orizzonte di una formulazione univoca in fatto di previsioni, come pure dall´affidabilità di qualunque rilevamento statistico che non tenga conto di tali ingredienti.

Rimane la certezza che meditarci sopra non possa che aiutare ad approfondire l´in­tel­li­gen­za delle cose.

Mar. 19, 2011


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