sulle tre principali famiglie di Aspetti:

N.B. L´iniziale maiuscola del termine “Aspetto” distingue la voce astro­lo­gi­ca re­la­ti­va ad un an­go­lo tra due punti proiettati sul cerchio [dell´eclittica], dal nor­ma­le significato let­te­ra­rio di caratteristica generale, modo di presentarsi etc.

 Orbite degli Aspet­tI nei temi di terremoti

Quanto ai diagrami sismici basterà precisare che vengono adottati tre livelli di am­piez­za ritenuta valida per la Congiunzione: a , e 12°: da ciascuno, come ho accennato, deriva l´orbita applicata agli altri moduli nel cerchio.
La triplice scelta conduce ad altrettanti diagrammi in pagine separate PDF (con apposite icone ipertestuali) o immagini sovrapponibili DHTML (via mo­u­se), che illustrano la stessa scena per ogni tema, a partire da una messa a fuo­co molto selettiva e progressivamente più ricca e completa di par­ti­co­la­ri. Vediamone i caratteri:
  1. il valore di non è realistico né consente una vera analisi per qualunque assetto celeste, essendo troppo restrittivo e preclusivo di certe com­bi­na­zio­ni; tuttavia pre­sen­ta l´utilità di evidenziare in modo immediato ed ine­qui­vo­ca­bi­le le condizioni pri­ma­rie, a volte imperative di un tema, esclu­den­do non solo ogni fattore ac­ces­so­rio ma pure secondario, anche se non sem­pre potranno farne a meno.
    Nell'argomento in esame di fatto le condizioni temporali relative ai pia­ne­ti lenti ri­ve­sto­no un´importanza molto maggiore di quanto possa ri­guar­da­re un normale oroscopo, stante il concorso istantaneo al pro­dur­si di un evento, che è ben diverso da un fatto storico, sociale o espe­rien­ziale. Ciò comporta la possibilità che ven­ga­no esclusi dei fattori inerenti, derivante da scarti parametrici minimi per i corpi celesti più lontani, a causa di formule ed algoritmi che non tengano conto di ogni possibile risvolto; ad es. il passo giornaliero dovrebbe sostituire il valore medio e si dovrebbe riconoscere alla retrogradazione una valenzaspecifica; né ho tenuto conto di differenze di declinazione (che non incide a mio avviso sui fattori di precisione angolare, ma potrebbe sulla potenza di influsso).
    Queste ed altre misure andrebbero implementate, ma il tempo e l´im­pe­gno ne­ces­sa­ri a scoprire quali e quanto ha assorbito fino ad oggi ogni mia risorsa; ed è prevedibile che altre condizioni di avanzamento su que­sto terreno tutto da percorrere, continueranno a non lasciare spazio alle finezze, se non altro im­po­nen­do risultati tali già così, da non lasciare trop­pi dubbi sullo spingersi oltre.
    Questo livello potrebbe quindi richiedere una revisione molto attenta dei parametri di potenza planetaria che ne risentano, non essendo nati né ot­ti­miz­zati in par­ti­co­la­re per i problemi sismici; comunque la sua po­ten­zia­li­tà selettiva appare evidente nella mag­gior parte dei casi.
    Se ne può apprezzare la peculiare efficacia ad es. nel distinguere i due casi di Rat-Island del 18 Luglio 2011.
  2. il valore di è forse il più indicato - dopo svariati approcci con i 7° - includendo con l´intensità sufficente quasi tutte le parti essenziali ad at­ti­va­re una situazione; il quasi non sia inteso come un nuovo com­pro­mes­so: si sa che ogni più piccolo in­gre­dien­te fa il successo di una ricetta o di un medicamento. Il principio da tenere sempre presente a mio avviso è il rispetto delle proporzioni: per far rientrare in un quadro un Aspetto di bassa intensità è necessario amplificare pro­por­zio­nal­men­te tutti gli altri.
  3. Questo ci porta al valore 12°, che è decisamente il più ricco ed esa­u­sti­vo; include e rafforza tutti gli Aspetti presenti, a volte fin troppi per l´analista.
    D´altro canto c´è chi non si accontenta mai ed è abitudine diffusa far ri­en­tra­re nella mischia ogni genere di angolo appena tracciabile, per lo più senza alcuna di­stin­zio­ne di precisione o validità… Dubito molto che un tale metodo possa far luce in astro-sismologia, soprattutto quando si ap­pli­ca­no più o meno ad occhio  dei valori interi… per maggiore comodità.
    Il carico, a 12° si fa comunque pe­san­te e raramente indispensabile per una corretta visione; ma può ri­ve­la­re spinte e controspinte insospettate, purché le si sappia collegare cor­ret­ta­mente; in ogni caso, sono a loro vol­ta partecipi del si­ste­ma, quindi da non ignorare. Peral­tro, fa­vo­ri­scono l´os­ser­va­zio­ne dei pas­sag­gi da un mo­men­to - e luo­go - ad un´al­tro con­tiguo.
Non ritengo pertanto utili né validi parametri più spinti, che finirebbero con il ren­de­re un tema indistinguibile.

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