Lettera aperta all´INGV

Il 16/04 un articolo di www.6aprile.it presenta finalmente in modo chiaro il punto di vista ufficiale sul tema, grazie all´intervista all´INGV, in video che qua riproduco:
Viene di nuovo rigettata la teoria di Bendandi, dichiarandone “piuttosto difficile capire la reale attendibilità”, come se le previsioni azzeccate una dopo l´altra per la prima volta al mondo non fossero argomenti attendibili; non si comprende anzi perché mai ci si ostini ad ignorarne l´evidenza storica (sarà forse il bisogno di dimenticare che avrebbe salvato delle vite?) quando tra i suoi fogli figura persino la data dell´11 marzo 2011 con tanto di località, pur con 500 km di scarto (e cosa sono rispetto al diametro del pianeta, per invalidare una previsione per data ed importanza? c´è qualcun altro disposto a cimentarsi nel prevedere un terremoto di M:7 in un giorno preciso ed un raggio di 500 km.?); ma su questo ormai appare superfluo ripetersi.
In realtà, il non tenerne a mia volta alcun conto è la sola 'conditio' per poter concepire questa lettera; che magari non interesserà minimamente, per ora… ma ogni cosa ha il suo tempo.
Figurano invece alcune affermazioni, sulle quali occorre soffermarsi e sarò breve:
-
Le forze causate dai corpi celesti sulla Terra sono piccole rispetto alle forze interne, quelle determinate dallo spostamento delle placche.
- Inoltre, gli allineamenti di pianeti si sono verificati spesso in passato senza che fosse mai trovata una corrispondenza con i grandi terremoti in Italia o nel mondo.
Esse dimostrano che al di là di conoscenze e teorie geofisiche, l´attuale direzione di ricerca oltreconfine è abbastanza fuori strada, per almeno tre ragioni principali:
-
Tener conto dei fattori gravitazionali è forse più importante per garantire una nuova apertura visiva che non per risolvere in toto la teoria dell'origine dei sismi.
Anche se tecnicamente è ormai appurato il meccanismo che produce il terremoto, in tema di prevedibilità ed al fine di individuare il momento ed i fattori scatenanti,
i movimenti delle faglie o delle placche andrebbero inquadrati anzitutto quali effetti, più che come cause prime; ovverosia conseguenze di sollecitazioni a lungo termine: esercitate da influenze planetarie - verosimilmente dai pianeti lenti - la cui natura forse deve essere ancora individuata).
Ai più rapidi il compito di attualizzarne gli effetti, ove la Luna in particolare focalizza come una lente, concretizzando in solido.
Sono fermamente convinto che la Luna, pur essendo assolutamente più vicina alla Terra ed esercitando il suo diretto influsso gravitazionale e mareale, non provochi con la propria sola forza attrattiva gli sconvolgimenti tellurici, ma sia il tramite in consonanza, se non in assonanza, agli assai maggiori campi di energia planetari, traducendosi quasi in un rapporto finale tra mandatari ed esecutrice.
In breve, un relais delle influenze planetarie, che raggiungono il sistema Terra-Luna nel loro insieme; anche se il come resta da spiegare, ferma restando la centrale imponenza del Sole.
Vorrei proporre due pagine (riprodotte integralmente; la mia aggiunta di colori evidenzia delle parti) ove B. al culmine dell´ispirazione enuncia forse la sua conquista più avanzata; tanto inoltrata da proiettarla e relegarla egli stesso al mondo delle immagini, in attesa fervente di una riproposizione realizzatrice, probabilmente prematura ad ottant´anni di distanza.
Pur con un crescendo volto nel contesto letterario ai sensi dell´umano (“.. e il naufragar m’è dolce in questo mare”), quel suo pervenire al movimento ondulatorio lo trascende, anticipando la più universale delle leggi nel suo significato intimo e globale. “Il moto è dovunque, e l’inerzia della materia non è che una illusione dei nostri sensi”;
e perché allora da quel modularsi che "giunge al nostro cervello" non risalire a quella musica delle sfere che con moto incessante "raggiunge il nostro pianeta"?
È un concatenarsi di acute osservazioni il suo, che conduce con immancabile rispondenza al cuore dell´argomento: il successivo passaggio dal sistema solare all´atomo è di fatto reversibile e nel togliermi la parola di bocca mi spiana la strada, tanto che il citato fiocco di neve introduce direttamente al tema seguente.
Quel che tento grossolanamente di enunciare, è in parole povere quanto si profila da osservazioni iniziali, ma con un´evidenza non di rado sconcertante.
La Luna in ripetuto Quadrato a Nettuno (in cuspidi), ha marcato due grandi terremoti consecutivi: in Sendai, l´11 Mar. 2011 e, alla lunazione seguente, ad Honshu il 7 Apr. 2011, il più grave di ben quattro nella stessa giornata, iniziati a Veracruz sotto la Quadratura più precisa, stante l´Opposizione [geocentrica] Giove-Saturno (e se Giove è in risonanza con Nettuno, la Luna lo è con Saturno).
A Rat Island 1965 altri due a distanza di ore uno dall´altro per la precisione cronografica di due opposizioni, prima ad Urano e poi a Plutone; altro che fasi lunari! eppure sono i più lontani e con una massa ben poco significativa…
preferiamo minimizzare, o verificare altri casi?
D´altra parte è una concezione, quella gravitazionale, che potrebbe rivelarsi tra qualche tempo un po' primitiva, derivando da una conoscenza basata sull´elettromagnetismo quale principio forte.
Un concetto che in qualche modo ispirava già allora lo stesso Bendandi:
«… tutti i fenomeni si spiegano perfettamente come se la materia fosse dotata di quella misteriosa proprietà dell'attrazione di cui abbiamo parlato, ma in verità la scienza nulla può dire per ora circa la sua vera essenza; nè è da escludere che questa possa essere invece una vera proprietà repulsiva dell'etere che deve riempire lo spazio da alcuni ritenuto totalmente vacuo. Comunque anche supposto che la realtà possa in avvenire risultare diversa - tante sono le incognite … - ferme però rimarranno le apparenze che di cui abbiamo parlato.»
UN PRINCIPIO FONDAMENTALE DELL' UNIVERSO
(pag. 22) | Osservatorio Bendandi - Faenza 1931
Si dovrà comunque ammettere che tale punto di vista a Bendandi è servito in più di un'occasione vincente, pur non consentendogli di coprire tutta la gamma dei possibili concorsi. Infatti si verificano sismi anche in assenza di allineamenti planetari; ma quasi mai in assenza dei fattori simbolici che emergono per primi, dalla ricerca documentata in questa stessa pagina.
La visione eliocentrica non è sufficente né prioritaria, ma è pari - se non seconda - a quella geocentrica, poiché se si accetta per un momento il principio dell´inferenza gravitativa, automaticamente si accede all'ottica per cui "ogni corpo è parte di un tutto, che lo influenza" e di cui, per un attimo particolare - o nodale - nel quale riceve, diviene il centro (il che non esclude la priorità della massa solare, sia in proprio che quale convogliatore focale delle forze di tutto il sistema).
Il fattore allineamento (riferito soprattutto al punto 2.) a sua volta non è sufficente (lo attestano le stesse dichiarazioni nel video) ed è quasi ovvio che non si siano trovate ricorrenze significative, in quanto non è il solo che può ingenerare o scatenare dei processi energetici; si tratta anche qua di una concezione un po´ medioevale, se mi si perdona il termine. Forse l´espressione gravitativa è più probabilmente rettilinea per sua natura, ed apparentemente più confacente alla speculazione basata su congiunzioni ed opposizioni, ma questo principio (limitativo) non è egualmente dominante ad es. nel campo ondulatorio.
I diagrammi geocentrici che ho prodotto fino ad ora attestano, se non dimostrano, gran parte di queste premesse (che sperimento da una vita, per altri versi); prime fra tutte le relazioni angolari o di fase orbitale, che collegano alle ricorrenze sismiche [e vulcaniche] alla disposizione delle forze planetarie e le loro sinergie e discordanze.
Che piaccia o meno, lì le corrispondenze ci sono e - anche quando le mie illazioni fossero considerate inconsistenti - qualcuno dovrà darsi la pena di spiegare il ripetersi di tali configurazioni, poiché negarle sarebbe, più che voler essere prevenuti, come tapparsi gli occhi per non vedere.
In questi tre assunti c'è abbastanza per una certa rivoluzione, ma tant'è.
Ignorandoli, non si faranno mai dei veri progressi; poiché includono l´essenziale.
Forse tali schemi costituiscono il più elementare degli approcci ad una concezione per ora fin troppo spinta. Il fatto è che anche se chi scrive può restare del tutto misconosciuto, quel che conta è se potranno esserlo anche i risultati che espone.
Qualora l´Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, fosse interessato ad esaminare una maggiore documentazione (di cui quella in sito è solo un esempio indicativo, generato in quest´occasione), sono disponibile ad elaborare (gratuitamente, anche in via riservata) un dossier PDF della migliore qualità, per tutti i 2550 eventi dal “Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani” e/o di altre liste che vorranno indicare, recante i livelli di tracciamento richiesti riguardo alle relazioni angolari planetarie nonché i dati astronomici completi, associati ad ogni singola scheda.
- Sappiamo come e dove si accumula l’energia…
ma non sappiamo che cosa lo provoca, né cosa la scatena
- Pensare di fare previsioni di ore o giorni è molto presuntuoso per un ricercatore,
Bendandi c´è riuscito: per questo andrebbe onorato ancor oggi.
- la natura non è così semplice e obbediente come vorremmo.
ben detto; ma è precisa come un orologio! si tratta di imparare a decifrarne il quadrante

p.s. - Domenica, 2 Sett. 2012
Mentre svolgo una ricerca sul maser ai fini di una traduzione di tutt´altro contesto, alcune righe su cui mi soffermo attirano la mia attenzione, poiché contengono concetti che vado strillando da almeno un anno e non approdano in nessun posto, pur essendo introdotti un po' dovunque.
Spero di trovare il tempo per tornarci sopra (al momento ho altre priorità); ma intanto li fisso qua, come una nota in un foglietto attaccato alla “lavagna magnetica”.
«La radiazione elettromagnetica si comporta, per certi aspetti, come il campo gravitazionale: anch'essa ha simmetria sferica, anch'essa ha intensità decrescente con il quadrato della distanza. Ma le specie evolute hanno, da molto prima del saper viaggiare nello spazio, appreso come "piegare" la radiazione EM alle proprie necessità, ottenendo onde propagantesi in una direzione prefissata, o luce monocromatica (laser, maser ecc.).
La stessa cosa si è riusciti a fare con la gravità, mediante la polarizzazione gravitazionale. La teoria del Campo Unificato, con cui le forze della natura (Gravitazionale, Elettrodebole, Forte, Repulsiva) vengono descritte come diverse manifestazioni di un unico ente, ha consentito la manipolazione delle onde gravitazionali con modalità analoghe a quelle conosciute sin dall'antichità con le onde EM.
In particolare, è stato possibile porre onde gravitazionali in concordanza di fase ed ottenere delle emissioni coerenti, in modo da creare treni d'onda a propagazione lineare.»
Una rassegna dei principali grandi terremoti nel mondo, sia attuali che storici, per un raffronto vòlto ad individuare ed estrapolare le dominanti planetarie, sia dal punto di vista astrologico geocentrico che astronomico eliocentrico.
|
|